Essere pagati per fare quello che si ama è il sogno di molti. Ma essere un buon fotografo e sapere fare funzionare un’attività professionale di fotografo sono due cose molto diverse. Per chi tenta il grande salto alla fotografia professionale uno dei più grandi rischi è proprio quello di sottostimare l’importanza di aspetti come la gestione di un budget, il marketing e le vendite.

Gestire un business fotografico è una cosa diversa rispetto a essere capaci ad usare la propria macchina fotografica. Non è simile: è proprio una storia diversa, è un’altra roba. Ho conosciuto alcuni fotografi mediocri che hanno creato un’attività fotografica anche di discreto successo in grado di resistere alle intemperie del mercato per anni.

Ma non ho mai conosciuto un buon fotografo che sia riuscito a sopravvivere più di tre anni senza il giusto approccio al business della fotografia. Il primo anno magari sopravvivi perché c’è l’entusiasmo e forse gli amici e i parenti ti danno una mano anche economicamente, il secondo anno è quello che picchia più duro in termini finanziari e il terzo anno hai finito la benzina e la forza per credere nel tuo sogno di diventare fotografo professionista.

.

Cos’è un fotografo professionista

desktopUn fotografo professionista è una persona che ha come fonte principale di reddito la propria attività fotografica e con questa si paga la pagnotta per se e per la propria famiglia.

Non stiamo parlando di un’integrazione a un reddito da lavoro dipendente ma a una vera e propria fonte di reddito autonoma e sufficiente al sostentamento. Se vogliamo proprio essere precisini e individuare un momento  in cui si diventa professionista, possiamo prendere come parametro la creazione di una partita IVA. Consideriamo questo momento come il passaggio da hobby a professione.

Questo passaggio, questo cambio di prospettiva, impone anche un cambio di linguaggio. Se prima si parlava solo di bilanciamento del bianco, di f/stop e di priorità di apertura, fatto il grande salto si deve imparare il linguaggio del fatturato, delle spese indirette, delle coperture assicurative e dei versamenti contributivi.

.

Fotografo generalista o specialista?

Questa è una domanda che ti devi fare subito, all’inizio del tuo percorso. Naturalmente potrai raddrizzare il tiro durante la tua carriera oppure essere un fotografo di matrimoni che dedica anche un tempo residuo alla fotografia sportiva, ma il motivo per il quale è importante fare una scelta di campo fin dall’inizio è perché questo ha un impatto importante sul modo in cui ti proponi.

Facciamo l’esempio di due fotografi: Aldo e Bruno. Aldo è un fotografo di eventi sportivi specializzato, Bruno fotografa matrimoni, architettura, natura e quello che rimane lo utilizza per le agenzie di fotografia stock. Nel caso di Aldo, fotografo specialista, possiamo aspettarci che avrà pochi clienti specifici abituati alla sua produzione, avrà un’ottima rete di connessioni per avere i pass di accesso quelli giusti che ti fanno entrare ovunque, lavorerà alcuni giorni al mese su eventi scelti con accuratezza, i suoi incassi saranno poco frequenti ma generalmente consistenti (almeno gli auguriamo!).

Bruno, il fotografo generalista, avrà una situazione diametralmente opposta. Sarà molto più indaffarato di Aldo perché avrà incarichi di minore consistenza economica ma più frequenti nel tempo, cosa che gli permette non solo di avere un reddito continuativo ma anche di differenziare il rischio. La molteplicità dei canali di vendita gli permetterà anche una maggiore possibilità di scelta dei clienti, con un impatto concreto anche sulla sua agenda lavorativa. Ultimo ma importante punto: Bruno probabilmente si annoierà di meno con il passare degli anni perché avrà la possibilità di spaziare su numerosi generi fotografici.

Quali dei due fotografi vuoi essere? Solo tu puoi rispondere, ma datti una risposta!

.

Il percorso per diventare fotografo

Non esiste un unico percorso e non sei obbligato a frequentare nessuna scuola di fotografia in particolare. Ci sono fotografi che studiano il passaggio al professionismo per anni, altri che iniziano l’attività come fotografi part-time da affiancare ad un lavoro principale, altri che sono fulminati da un corso di fotografia particolarmente illuminante e si buttano senza paracadute.

Dalla mia personale esperienza, basata su un campione del tutto arbitrario di amici fotografi, ho imparato che sebbene gli anni di studio diano una maggiore capacità di gestione della tecnica fotografica, questa non equivale assolutamente ad una migliore probabilità di successo professionale. Il successo come fotografo ha una correlazione molto più forte con la capacità di gestione imprenditoriale di un’azienda rispetto alla capacità relativa alla tecnica fotografica.

Quanti sono i percorsi per diventare fotografo professionista? Tantissimi, e qui me ne vengono in mente sette:

  • Fotogiornalismo: in estrema sintesi, un reporter che utilizza le immagini al posto delle parole. Tra le differenze rispetto alle altre carriere fotografiche c’è l’importanza di avere un’etica giornalistica: il fotografo giornalista non elabora le immagini fino al punto di alterare il significato dell’evento. Il fotografo in questo caso dovrebbe utilizzare l’immagine per riprodurre la realtà.
  • Fotografo di eventi: matrimoni, eventi sportivi, concerti… una buona parte dei fotografi professionisti in Italia oggi sopravvivono proprio grazie ai matrimoni.
  • Fotografo di ritratti: servizi di maternità, neonati, fotografie famigliari, scolastiche…
  • Assistente fotografo: ok, non è un lavoro, ma è uno dei migliori modi di imparare e crearsi una credibilità
  • Fotografo di agenzie stock: oggi parliamo sempre più di agenzie microstock (Shutterstock, Fotolia, 123RF…) che si sono dimostrate l’animale che meglio si è adattato al cambiamento del mondo fotografico e che probabilmente sopravviverà in un mercato sempre più isterico.
  • Fotografo di animali: stiamo parlando soprattutto di animali domestici. Hai bisogno di tonnellate di pazienza ed amore per gli animali, ma si tratta di un settore in Italia ancora non saturo e che merita una seria considerazione come opportunità di business. Da tenere d’occhio.
  • Fotografi Fine Art: si tratta di fotografi che realizzano immagini con lo specifico obiettivo di venderle per il loro valore estetico e investimento come opere d’arte. Sono i fotografi che creano le immagini appese nei muri delle gallerie d’arte.

Queste attività possono essere mischiate in percentuali diverse tra loro, così come possono essere abbinate a un’attività commerciale di vendita di prodotti fotografici. Scegliamo di non approfondire in questa sede il tema relativo al negozio di fotografia per evitare di ampliare troppo il perimetro del discorso.

.

Diventare fotografo di matrimoni

vendere, foto, fotografia, online, microstock, mercato, fotografico, su, internetEssendo una delle specializzazioni più diffuse oggi in Italia (e una delle poche con cui porti il pane in tavola), la fotografia di matrimoni è una delle prime opzioni da considerare quando si decide di fare il grande salto. Ma la distanza tra quanto un candidato fotografo immagina e come effettivamente è la realtà è veramente grande.

La fotografia di matrimonio ha un pregio: essendo le cerimonie prevalentemente nei fine settimana, permette di provare quest’attività senza dovere abbandonare l’attuale lavoro (se ha un calendario che prevede la tua presenza in ufficio da lunedì a venerdì). Sono un grande sostenitore del lanciarsi con il paracadute d’emegenza funzionante e questo è uno di quei casi: puoi provare la fotografia di matrimonio prima di trasformarla in professione.

Ma la fotografia di matrimonio inganna chi vuole farla senza conoscerla. Se sei convinto di lavorare solo qualche ora nel weekend e guadagnare uno stipendio dignitoso in modo veloce sappi che non è così.  La maggior parte del tempo del fotografo di matrimoni è spesa in queste attività:

  • Postproduzione delle immagini ed elaborazione del layout dell’album
  • Incontri preliminari e dopo l’evento con i clienti
  • Incontri con i potenziali clienti
  • Gestione dei clienti mediante email e telefonate
  • Prenotazioni
  • Gestione amministrativa
  • Marketing
  • Partecipazioni a workshop e corsi di aggiornamento
  • Varie ed eventuali…

In genere il fotografo di matrimoni a tempo pieno nasce come assistente di un fotografo più esperto e nel tempo si costruisce esperienza, portfolio e reputazione. E ci vuole veramente tanto tempo, specie nell’epoca in cui l’idea comune è che tutti quelli che hanno una macchina fotografica possano fotografare un matrimonio. Tuttavia, un’attività di fotografo di matrimoni (magari come assistente a un fotografo principale) permette opportunità non solo economiche ma anche di costruzioni di relazioni, di miglioramento della tecnica, di creazione di una propria credibilità, il tutto senza abbandonare un lavoro a tempo pieno. Se sei così fortunato ad averlo, il lavoro a tempo pieno!

Tra i diversi libri che possono aiutarti a specializzarti nella fotografia di matrimonio, il migliore che a oggi ho letto è Captured by the Light: The Essential Guide to Creating Extraordinary Wedding Photography. Uniche controindicazioni: costa un po’ di più degli altri (siamo sui 40$) ed è destinato a fotografi già di livello medio-alto.

.

Diventare fotografo microstock

Un secondo modo per tentare il passaggio a fotografo professionista è quello di iniziare gradualmente la transizione magari mediante le agenzia di fotografia stock. Il mercato sempre più concorrenziale in termini di prezzi e velocità ha avuto come conseguenza che le agenzie di fotografia microstock risultassero la specie vincente in una lotta per la sopravvivenza. In sostanza si tratta di agenzie di fotografia online che vendono a microprezzi al cliente finale, permettendo a tutti gli aspiranti fotografi di entrare facilmente nel mondo del mercato fotograficoQuesta è la bella notizia.

La brutta notizia è che la competizione in questo mercato è diventata altissima e pertanto non è più sufficiente un approccio amatoriale, ma è necessaria un’organizzazione del lavoro ragionata e professionale, in grado di fornire un flusso costante di nuovo materiale nel tempo. Se vuoi saperne di più sul mondo del microstock, ti segnalo in questo blog la pagina Da dove inizio?

.

Conclusioni

In Italia, oggi, le strade della fotografia di matrimoni e della fotografia microstock rappresentano forse le due alternative più facilmente praticabili per chi tenta il grande salto a fotografo professionista. Quello che le accomuna è la possibilità di praticare l’attività di fotografo anche part-time, dandoti il tempo di capire se quello del professionismo è il tuo mondo ma senza abbandonare un’attività di lavoro principale.

Se oggi io dovessi iniziare a interessarmi di fotografia la mia seconda opzione sarebbe quella di fare l’assistente a titolo gratuito a un fotografo specializzato in matrimoni. La mia prima opzione è quella che sto al momento realizzando, diventando un fotografo microstock che (fino ad ora) ha scelto di fare convivere un lavoro di impiegato full-time con un’attività di fotografo da praticare alla sera e durante i weekend.

E se ci riesco io, puoi riuscirci anche tu.

Paolo