Quando pubblichi una tua fotografia devi essere pronto al bello, al brutto e al disastro. Più persone la vedranno, più arriveranno critiche: è statistica. In questo articolo impariamo  come incassare i pugni allo stomaco e a rimanere in piedi… o, almeno, ci proviamo.

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Uno: respira e rilassati

Si muore di fame, non di critiche. Non è una questione di “se” le critiche arriveranno, è semplicemente un “quando” arriveranno. Perché arriveranno di sicuro. E buona parte di queste non saranno motivate da ragioni oggettive ma condite dall’invidia di chi guarda e non ha il coraggio di provarci. E’ però anche vero che un sogno tenuto troppo in un cassetto ammuffisce, quindi non ha senso non provarci per la paura di essere criticati. Prendi le tue fotografie e mettile fuori, nel mondo, a prendere aria. Non lasciarle ammuffire. Respira. Rilassati. Incazzarti per le critiche non giustificate serve solo a farti bruciare dentro. Inutilmente.

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Due: rinforza gli addominali

Il miglior modo per reggere a un pungo nello stomaco e prenderne tanti. Più ne prendi, più sarai allenato per il prossimo. Perché tanto il prossimo arriva e non lo puoi evitare, ma lo puoi incassare bene, con degli addominali così duri che chi te lo tira si ritrova la mano indolenzita. Metti in circolazione le tue fotografie: sui portfolio online, sul giornalino della parrocchia, nelle esposizioni dei circoli locali, nei siti di vendita di fotografie online… e quando ti criticano, scattane il doppio e fanne vedere altre al mondo. Più critiche ti arriveranno, più ti renderai conto che non ti uccidono.

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Tre: continua a muoverti sulle gambe

SplitShire_IMG_4354-800x500Ogni critica è un’opportunità per un tuo nuovo lavoro fotografico. Non puoi controllare quante e quali critiche ricevi, però puoi controllare come reagisci. Ti criticano per un aspetto del tuo lavoro? Usi troppo spesso la vignettatura? Usi troppo il grandangolo? E tu spingi oltre quell’aspetto della tua fotografia che il tuo peggiore critico odia. Fallo diventare lo stile che ti contraddistingue nel mondo della fotografia. Magari non avrai fortuna come fotografo, ma di sicuro non ti sarai annoiato!

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Quattro: proteggi le tue parti sensibili

Se hai delle immagini troppo importanti per te per essere esposte alle critiche, tienile nascoste. Non c’è problema: tutti abbiamo dei lavori che non vogliamo siano giundicati senza gentilezza. Cerca solo di non passare la vita con l’obiettivo di non essere vulnerabile: la compulsione a evitare le debolezze rischia di essere il suicidio del tuo talento fotografico.

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Cinque: rimani bilanciato 

Il tuo lavoro è qualcosa che fai, non chi sei. Lo so che è difficile accettarlo per un fotografo: spesso siamo così felici degli aspetti creativi e artistici delle nostre immagini da prenderla troppo sul personale in caso di critica. L’equivalenza diviene: critica alla mia fotografia = critica a me. Cerca di rimanere bilanciato: stai vicino alla tua famiglia, ai tuoi amici, ad uno sport, ad un libro… non ci sono solo le tue fotografie. E tu non sei le tue fotografie!

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Sei: non lasciargli spazio per colpirti

Il tuo avversario armato di critiche spesso non è interessato a migliorare il tuo lavoro, ma semplicemente a provocarti con parole aggressive e cariche di rancore. Magari per qualcosa che lui stesso non è mai riuscito a concludere. Non ci guadagni nulla ad azzuffarti con lui e se lo ignori se ne andrà da solo a rovesciare la sua bile su qualcun altro.

Non ti devi mai azzuffare con un maiale: finirete tutti e due sporchi di fango. Solo che a lui piace.

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Conclusioni

Non puoi piacere a tutti. Anzi: piacere a tutti è una ricetta per il sicuro fallimento. In alcuni casi, non piacere a qualche critico rosicone è una medaglia da mostrare con orgoglio.

Questo articolo è pieno di riflessioni personali derivate da anni di fotografia mia come fotografo microstock (se sei curioso sul tema microstock ti segnali il link Da dove inizio?) e di miei amici fotografi professionisti. Ma, a dirla tutta, ho rubato anche tante idee da un libro fantastico: Semina come un artista. Non è un libro di fotografia. E’ semplicemente un bel libro pieno di idee dedicato a chi vuole proporre il proprio lavoro di artista al mondo. Molto spesso, le buone risposte si trovano leggendo libri che poco hanno a che fare con il proprio settore di competenza.

Falli colpire forte. Fagli tirare il pugno più forte che riescono.

Tranquillo: non si muore di critiche.

E dopo, cresci come fotografo.

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