Riuscire a trovare una nicchia fotografica profittevole all’interno del mercato fotografico microstock è un problema.

In quanti siamo a offrire fotografie online? Tanti, tantissimi. Milioni. Ormai abbiamo saturato tutti i temi possibili in tutti i possibili modi. O forse no?

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La torta del mercato fotografico microstock

In verità l’accesso di massa alla fotografia venduta online, in particolare al mercato fotografico microstock che si è dimostrato “l’animale vincente” , ha avuto un effetto ambivalente.

Da un lato l’offerta è aumentata vertiginosamente, e fin qui tutto ovvio. Dall’altro anche la domanda è aumentata: potere acquistare fotografie a pochi dollari ha portato molti clienti che prima non lo erano (es. piccoli blogger, piccole riviste di settore…) ad accedere al mercato fotografico microstock anziché “prendere in prestito” immagini senza pagarne l’utilizzo.

Oggi, se mi serve un’immagine per questo blog, vado su Shutterstock o Fotolia e l’acquisto. Se l’immagine costasse cento dollari, come qualche anno addietro, eviterei di inserirla o la creerei io direttamente. Insomma: è vero che siamo in più a litigare per la torta, ma la torta è anche più grande.

A questo si aggiunge un secondo fenomeno. L’aumentare del numero dei fotografi ha aumentato l’offerta di ottime immagini e creato una barriera di accesso qualitativo più alta. Oggi non è possibile proporre immagini mediocri alle agenzie, mentre dieci anni fa le stesse agenzie erano decisamente di bocca buona. La conseguenza è che l’innalzamento della qualità richiesta ha ridotto il numero di fotografi in grado di rispettare i nuovi criteri di selezione, con un conseguente aggiustamento del rapporto offerta/domanda.

La sintesi? Eccola.

  • Ci sono più tane tante più fotografie online di dieci anni fa (…e grazie tante, lo sapevamo già…)
  • …ma anche la domanda del mercato fotografico microstock è aumentata…
  • …e la conseguenza pratica è stata l’innalzamento esponenziale della qualità richiesta

Quindi non è più difficile vendere fotografie online. Semplicemente se sei un fotografo scarso è diventato impossibile, ma se sei un fotografo top continui a vendere. Il mercato fotografico microstock è in crisi, ma solo per alcuni.

Un articolo di approfondimento se il tema ti incuriosisce: Microstock. La radice del male?

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Dove cercare trippa per gatti?

eDLHCtzRR0yfFtU0BQar_sylwiabartyzel_themapPremesso che se oggi hai intenzione di vendere fotografie in generale devi essere molto più bravo di qualche tempo fa, è lecito domandarsi se in questo contesto si può cercare di recuperare un vantaggio competitivo rivolgendosi a nicchie fotografiche non ancora sature.

L’impresa è ardua, ma qualche consiglio te lo posso dare.

Il primo strumento è Picniche.  Questo sito web gratuito permette di misurare il rapporto domanda e offerta di immagini contenenti particolari keyword.  Inserisci la keyword e il software mette in correlazione il numero di richieste per quella keyword rispetto al numero di immagini disponibili nelle agenzie microstock. Al tutto viene dato un rating: sopra il 50 c’è trippa per gatti nel mercato fotografico microstock.  Veloce e semplice.

Questo è l’unico modo automatizzato da me conosciuto per fare il raffronto tra domanda e offerta specificatamente di immagini microstock. E’ però vero che un’indicazione altrettanto importante ci può arrivare da quelli che sono strumenti online dedicati alle keyword: se c’è un buon traffico per la keyword e una bassa competizione, è probabile che lo stesso valga per una fotografia che quella keyword la contiene o rappresenta.

E qui arriviamo al secondo strumento base, quello che te lo dice il dottore ed è quasi obbligatorio utilizzare se stai preparando un viaggio fotografico: il Keyword Planner di Google AdWords. Esistono milioni di articoli online su questo strumento, quindi non scenderemo nel dettaglio del suo utilizzo. La sintesi è che ti permette di verificare con un colpo d’occhio il traffico mensile su Google di ricerca di una keyword e valuta la competizione necessaria per emergere sul motori di ricerca per quella specifica keyword.

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Google e Youtube

Consiglio consiglio… a volte non ci serve sapere il rapporto tra domanda e offerta nel mercato fotografico microstock: ci basta sapere che c’è molta domanda per uno specifico tema e proporlo in modo fotograficamente diverso. Uno strumento semplicissimo che ti può indirizzare nel scegliere un tema da fotografare (=trippa per gatti) è la semplice pagina di ricerca di Google o di Youtube. Devi sapere che quando inserisci una parola nel campo di ricerca, i suggerimenti che ti indica Google nel menu a cascata sono quelle più ricercati nelle ultime settimane.

Un esempio pratico? Domenica piove e ho appena comperato un anello per la mia fanciulla che sta per diventare mamma (non ditelo, rimane un segreto tra di noi… e solo qualche migliaio di lettori). Inserendo la parola anello nel campo di ricerca scopro che la keyword più ricercata dai navigatori che passano da Google NON è anello di fidanzamento. Sai qual è la più ricercata? Anello contraccettivo. Non mi era assolutamente venuto in mente, ma questo tema potrebbe essere un ottimo soggetto con un altissimo potenziale di vendita.

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…e fuori dal mercato fotografico microstock?

Fuori dal mercato fotografico microstock un unico consiglio: il libro The photographer’s Market.

Non è necessario comprarne l’ultima edizione (io l’acquisto ogni 3-4 anni), ma ti da una valanga di idee. E’ la risorsa utilizzata dai fotografi professionisti anglosassoni per fare business. Magari non ti interessa specificatamente avere i contatti aggiornati della rivista di vendita di orologi più diffusa in America, ma la parte interessante del libro è che ti dice:

  • Per quali temi esiste un mercato. Se qualcuno ha investito soldi per creare una rivista cartacea sugli orologi, probabilmente ha fatto le sue ricerche di mercato prima e sa che c’è domanda. Non è necessario reinventare l’acqua calda: l’ha già inventata qualcun altro per te.
  • Quasi sempre ti da la descrizione di cosa l’acquirente sta cercando, a volte scendendo anche nel dettaglio dello stile in cui vuole le immagini.
  • Un bel po’ di informazioni su come iniziare un business fotografico da professionisti.
  • E’ bello fare entrare idee nuove in testa uscendo dalla filastrocca microstock, microstock, microstock…

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Conclusione

La cassetta degli attrezzi del fotografo che ha poco tempo e vuole fare una ricerca nel mercato fotografico microstock sull’appetibilità delle proprie immagini è:

Se vuoi fare entrare idee veramente nuove, con il rischio di mollare tutto e cambiare mestiere diventando un fotografo professionista: The Photographer’s Market.

A presto

Paolo

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