QCaptureuesta settimana ci scrive Ivan dalla metropolitana di Londra. Le fotografie che trovate in questo post sono parte del suo portfolio online. Ivan ha iniziato ad interessarsi di fotografia microstock pochi mesi fa ma ha già incominciato ad avere le sue prime soddisfazioni. Al momento collabora con quattro agenzie e… beh, lascio a lui la parola scritta. Buona lettura!

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La parola a Ivan

Finalmente oggi sono riuscito a scrivere qualcosa da inviare al tuo blog.

L’unico momento che ho a disposizione per scrivere è quando mi trovo sulla metropolitana per andare a lavoro.

Mi chiamo Ivan Guardino e non sono un creativo di professione. Lo sono più per conformazione e vocazione. Vivo all’estero (Londra, per quanto la si possa ancora considerare una città estera, data la mole di italiani che vi si sono trasferiti ultimamente, me compreso) e, nonostante abbia conseguito una laurea in comunicazione pubblicitaria, di mestiere faccio tutt’altro.

Ogni mattina mi alzo alle 6 per andare al casinò presso il quale lavoro. Si trova nel cuore di Londra, proprio dietro Trafalgar Square alla spalle dell’ammiraglio Nelson.

Il lavoro mi impegna gran parte della mia giornata con turni che variano dalle 8 alle 12 ore giornaliere e nei miei giorni liberi (days off come dicono gli inglesi), mi dedico alle mie tre grandi passioni: la scrittura e la fotografia, mentre ascolto musica.

La scrittura è uno dei miei primi amori. È introspettiva e mi permette di conoscermi.

La fotografia è un amore nato più tardi rispetto alla scrittura, ma pur sempre un amore (un po’ un amante se vogliamo).

Non sono un fotografo professionista. Mi definisco un non-photographer, un ibrido (un uomo con la sua macchina fotografica.

Da quando vivo a Londra, la fotografia mi è sembrata un’ottima scusa per conoscere la città e girovagare nella metropoli britannica alla ricerca di luoghi meno turistici del solito Big Ben.

Scaricando i file RAW delle immagini sul computer ho iniziato a realizzare che avevo un gran mucchio di fotografie digitali e mi sono chiesto:

“A cosa mi servono tutte queste fotografie oltre che, romanticamente, ad alimentare ricordi”?

Di certo non ad occupare spazio nell’hard disk. A questa domanda ne sono subito seguite altre.

“Cosa posso farci con queste foto? È possibile venderle online? E se è possibile, in che modo?”

La barra di ricerca su google era proprio lì di fronte a me a fissarmi. Dovevo solo inserire le parole chiave corrette. GUADAGNARE CON LA FOTOGRAFIA ONLINE.

Sono stato catapultato sul blog di Paolo Gallo il quale, è proprio il caso di dirlo, con i suoi post mi ha stimolato talmente tanta curiosità su questa cosa, a me allora sconosciuta chiamata microstock, che non potevo non provarci.

Capture1I miei portfolios non traboccano di fotografie, ma in meno di tre mesi di attività di vendita di foto online, ho avuto, e continuo ad avere, le mie piccole soddisfazioni. Ho venduto ad Hong Kong, in Africa, in Francia. È questa una delle cose belle del microstock. Sei potenzialmente fruibile (le tue immagini, intendo) da qualsiasi parte del mondo in qualsiasi momemto.

Oggi collaboro con 4 agenzie di microstock e mi sono posto degli obiettivi ed una strategia per raggiungerli.

Il primo è quello di incrementare quanto il più possibile il mio portfolio (essendo un neofita non posso far altro che incrementare le foto sulle diverse agenzie). Per fortuna sto per andare in vacanza e questo mi permetterà di focalizzarmi sul mio primo obiettivo. Il secondo è quello di cominciare a migliorare la mia tecnica fotografica (ho una tecnica fotografica al momento? Non lo sapevo).

Dopo aver cominciato con l’upload delle prime fotografie, mi ripromisi che se mai avessi venduto una foto avrei aperto un blog in cui raccontare di Ivan (io) e della sua esperienza (poca, ma gratificante) sulla vendita di foto online.

Ho acquistato un dominio e ho aperto www.non-photographer.com un non-luogo più che un blog, per fotografi e non-fotografi come me, il cui intento è quello di dispensare e ricevere in maniera interattiva, consigli, opinioni, confronti e racconti circa le proprie esperienze sulla fotografia microstock.

Link ai miei portfolio:

PortfolioDreamstime

PortfolioFotolia

PortfolioShutterstock

PortfolioiStock

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E non finisce qui…

Nel ringraziare Ivan per l’averci prestato la sua storia, ricordo a tutti che siete i benvenuti se volete raccontare la vostra personale avventura nel mondo del microstock. E’ utile per gli altri, potete inserire i link ai vostri siti o portfoli fotografici, tra le altre cose si vince pure un eBook gratis… insomma, potete trovare i dettagli su Immagini di fotografi decisamente non professionisti.