Rome PantheonNel nostro quarto appuntamento parliamo di una fotografia di un dettaglio dell’interno del Pantheon di Roma. Una giornata soleggiata ha aiutato ad avere un bel raggio di sole che entrava in modo netto e diagonale dalla cupola.

Questa fotografia ha realizzato 110 $ dal marzo 2012 ad oggi ed è stata scaricata 38 volte. Chi l’ha cercata ed acquistata ha utilizzato le keywords pantheon nel 38% delle volte e Rome nel 37%. Qui c’è già un primo elemento interessante: i nomi di città italiane sono utilizzati come keyword prevalentemente nella loro versione inglese. La keyword Roma non è praticamente cercata, mentre Rome risulta essenziale per la vendita. Frutto di una società (e di un mercato fotografico) anglocentrico!

Veniamo ai dati di scatto. Scatto in RAW, priorità di diaframma a f/8, per evitare l’effetto mosso in un interno della cupola buio (a parte il raggio di sole e la sua proiezione) è stato necessario alzare gli ISO a 400. Ora: il vero problema arriva nella postproduzione. L’immagine ha un alto contrasto che tipicamente non piace agli ispettori. Per la postproduzione utilizzo normalmente Adobe Lightroom (in questo caso la sua versione 4) innanzitutto perché mi permette di lavorare facilmente su grandi quantitativi d’immagine e contemporaneamente. Penso che Lightroom sia veramente necessario per chi si occupa di microstock in modo serio anche perché uno dei segreti per avere successo in questo settore fotografico è proprio quello di essere in grado di produrre costantemente grandi quantitativi d’immagini. In questa immagine è evidente come Lightroom permetta di recuperare i dettagli delle zone scure di una scelta ad alto contrasto in modo veramente soddisfacente. Al momento dello scatto non ero sicuro che ne sarebbe risultato qualcosa di utilizzabile per il microstock, ma lo strumento per schiarire le ombre di questo software ha fatto un buon lavoro (siccome cazzio pubblicamente i software quando non fanno il loro mestiere, gli faccio anche buona pubblicità quando lo meritano).

Il momento creativo arriva, un po’ come per tutti i turisti, all’ingresso del Pantheon di Roma dove in modo naturale ci si ritrova a naso all’insù ad ammirare questa meraviglia. Ci si rende subito conto di essere in un posto speciale (anche perché sono un torinese innamorato di Roma), ma da fotografo ci si rende anche conto che non si è portato un grandangolo sufficientemente ampio da inquadrare tutto l’interno della cupola. In questi casi si sceglie il dettaglio più rilevante, che è proprio il raggio di luce della fotografia di apertura post.

Rome PantheonPerché questa immagine e non un’altra? La verità è che della serie di circa venti scatti realizzati all’interno del Pantheon avrei scommesso su due. Il primo è quello di apertura post, che ha venduto discretamente, Il secondo è quello qui di lato. Il mistero non è tanto il perché la prima abbia venduto, ma perché la seconda non lo abbia fatto. A prescindere dal fatto che la seconda mi piace di più, mi sembra anche che funzioni meglio da un punto di vista microstock rispetto alla prima. Qual è la ragione per la quale la prima vende e la seconda no? Mi spiace, ma questa volta non ne ho idea. A volte cerchiamo una spiegazione fotografica quando questa non c’è. Nulla di più facile che la seconda sia andata on line in un momento diverso e più sfortunato rispetto alla prima immagine e pertanto sia stata annegata nel mare delle proposte fotografiche relative alla keyword Pantheon.

Perché funziona? Funziona perché racconta il particolare più caratterizzante dell’interno del Pantheon. Sebbene abbia rimpianto di non avere avuto un grandangolo più spinto, la verità è che avrei incluso più cose nello scatto perdendo di incisività. Il secondo motivo per il quale funziona è che è stato che in postproduzione è stato fatto il piccolo miracolo digitale di riuscire a recuperare i dettagli nella zona scura di un’immagine ad alto contrasto.

Invito i lettori volenterosi a commentare liberamente (così mi fate contento! Dai!) e a leggere gli altri post della serie Vendere foto on line!