Quando nel 2007 ho iniziato a scattare con l’intenzione di buttarmi nella fotografia microstock non avevo la più pallida idea di quanto ripida fosse la strada. Mi piaceva l’idea di mettermi in gioco, di imparare… naturalmente di guadagnare qualcosa per potermi permettere l’acquisto di un nuovo obiettivo. Tutto qui.

Sapevo che la strada era in salita, ho sottovalutato quanto dura fosse ma sapevo anche che caratterialmente sono un maratoneta più che uno sprinter. E questo ben si adatta allo sforzo prolungato negli anni tipico della fotografia microstock.

Avevo sottovalutato la difficoltà? Assolutamente sì.

Lo rifarei? Assolutamente sì.

A prescindere dalle belle soddisfazioni economiche che comunque sono arrivate, anche se avessi venduto solo una manciata di immagini ne sarebbe valsa la pena per questi 5 motivi.

Se deciderai di buttarti nel microstock…

La tua tecnica fotografica migliorerà di molto

Più fai pratica e più migliori, è estremamente semplice ma c’è un’enorme differenza tra chi compra una macchina fotografica nuova, la usa una settimana e la mette nel cassetto, rispetto a chi si da un obiettivo di vendita online.

In questo secondo caso, i risultati ti fanno da metronomo e segnano il passo: vendi se produci, non ci sono scuse. E in questo percorso migliorerà non solo la tua fotografia microstock destinata alla vendita, ma anche lo scatto famigliare o realizzato in occasione di un evento privato. Ti succederà, come è successo a me, di sentirti chiedere per strada da uno sconosciuto che ti porge la sua macchina fotografica “scusa, ci puoi fare una fotografia?” e vedere un bel sorriso da parte sua dopo avere visto il risultato nel display. Capita a chi migliora!

Imparerai nuove cose

Facendo il fotografo sei costretto a diventare creativo. Nel corso dei mesi e anni sarai esposto a stimoli che mai ti saresti proposto se non avendo la scusa della fotografia: il cibo, i ritratti, la fotografia macro… Allo stesso modo si svilupperanno le tue abilità informatiche, dalla capacità di postprodurre le immagini a quella di preparare un portfolio per vendere le tue immagini online. I

Interessato all’argomento della creatività? Puoi approfondire nel post 18 lezioni sulla fotografia creativa.

La tua autostima crescerà

In che senso? Nel senso che ancora oggi, a distanza di 10 anni dall’inizio della mia avventura nel mondo della fotografia microstock, mi fa piacere leggere le note degli ispettori che accettano le mie immagini.

Non è solo la soddisfazione del passare un esame ogni volta (esame che per molti fotografi tradizionali è comunque severo), ma anche il fatto che qualcuno dall’altra parte del mondo e senza obblighi nei tuoi confronti voglia aprire il portafogli e spendere qualcosa perché ti ha scelto.

Inoltre, molti siti di fotografia microstock danno la possibilità di partecipare a concorsi dove è possibile vincere premi in denaro oppure avere la possibilità di vedere le proprie immagini pubblicizzate sulla loro homepage. E poi, vuoi mettere cercare su Google una località e vedere che tra i primi risultati c’è una tua immagine?

Il modo in cui vedrai il mondo cambierà grazie alla fotografia microstock

Imparerai a vedere dei dettagli del mondo che prima ignoravi. Se fino a prima di interessarti di fotografia microstock vedevi un cartello stradale, domani lo vedrai in tutti i suoi particolari inclusi graffi e imperfezioni invisibili ai normali esseri umani. D’altronde, oggi sei un fotografo microstock, giusto?

C’è anche un inconveniente. Andrai a fare una passeggiata la domenica mattina con tua moglie e i tuoi figli cercando costantemente opportunità fotografiche attorno a te anche se hai scelto di lasciare a casa la macchina fotografica. Almeno non farti notare troppo da loro…

Lascerai qualcosa dopo di te

Questo non è il motivo per iniziare a occuparti di fotografia microstock e sicuramente ci sono altre cose più importanti da lasciare in eredità, ma a me piace pensare che le mie fotografie saranno ancora in giro dopo che io non ci sarò più, stampate o appese su qualche muro. Inoltre, l’idea di creare una rendita passiva che possa aiutare i miei cari dopo che io sarò andato… mi da serenità.

Tutto molto bello. Ma quanto si guadagna?

La risposta non ti piacerà perchè troppo vaga, ma anche onesta: dipende da te.

E’ vero che i tempi d’oro del microstock sono finiti? Io questa storia la sento da 10 anni. Nel 2007, quando ho iniziato, si diceva che il microstock era finito e per fortuna non ho dato ascolto. La cosa sicura è il tempo: hai bisogno di lavorare almeno tre anni per capitalizzare i guadagni del tuo crescente portfolio di immagini e la tua esperienza.

Il mio percorso è stato, dal 2007 e facendo upload di circa 20 immagini ogni settimana,

  • Primo anno: la mia prima lente pagata con la fotografia microstock. Curioso di sapere quale? Una Canon 24-105 Serie L, lente vecchia e ottima che mi accompagna ancora oggi. Ho visto online che si trova a circa 800 euro nuova e 500 euro usata. E’ stata il mio migliore investimento, più ancora che l’acquisto del corpo macchina.
  • Secondo anno: nuova lente e parte dei viaggi estivi utili a arricchire il portfolio fotografico.
  • Dal terzo anno ha incominciato a uscire in modo costante il mutuo della casa e la fotografia microstock è diventata a tutti gli effetti parte del bilancio famigliare.

Se gli argomenti che hai appena letto ti bastano, e sei sul bordo piscina che stai chiedendoti se lanciarti o meno nel mondo della fotografia microstock, datti una possibilità. E’ anche gratis, non hai niente da rimetterci a parte l’investimento del tuo tempo.

Ecco tre link utili. Si tratta di Shutterstock, Fotolia e 123RF: queste sono le tre agenzie che hanno dimostrato la loro serietà negli anni, dalle quali ho imparato di più e che ad oggi costituiscono l’80% dei miei incassi.

Trasforma i tuoi buoni propositi in un’azione concreta: iscriviti subito a queste agenzie e datti una possibilità!

A presto

Paolo

.

.

.